Viene chiamato anche lago rosso, c’è chi dice per il sangue versato dai suoi abitanti e chi per una semplice alga.

Ho passato una splendida giornata sul tanto fotografato lago di Tovel, situato nella val di Tovel, sulle Dolomiti di Brenta, nel parco naturale Adamello-Brenta, in Trentino.

Ogni estate, fino a qualche tempo fa, il lago assumeva una colorazione rossastra.

Una leggenda spiega il perchè. La principessa Tresenga, che viveva in un castello vicino al lago, era solita rifiutare tutti i suoi pretendenti. Lavinto, uno di questi pretendenti, non si diede per vinto e mandò un esercito contro il re di Ragoli, padre di Tresenga. Non volendosi sottomettere al re di Tuenno Lavinio, gli abitanti risposero all’attacco, con la principessa in testa della sua gente. La battaglia si combattè nei pressi del lago, e fu una disfatta totale per gli abitanti di Ragoli: Tresenga fu uccisa da Lavinto stesso, con un colpo di spada. Alla fine della battaglia il lago era rosso di sangue, e ogni estate si colorava per rendere omaggio agli abitanti di Ragoli ed al loro coraggio.

Spezzando la magia di questa leggenda, il motivo della colorazione è un fatto biologico: un tipo di alga, la Tovellia sanguinea, fioriva in estate nei mesi più caldi. Ora rimane di una colorazione petrolio-blu-verde-azzurra a seconda della luce e dal punto in cui si guarda. Il fenomeno di arrossamento delle sue acquee non si verifica più a causa della mancanza di carico organico (azoto e fosforo) che veniva prodotto dalla transumanza delle mandrie di bovini che pascolavano nei pressi del lago. Dagli anni ’60 infatti le mandrie seguirono altri percorsi per altri pascoli.

Al di là della colorazione rossa, il lago di Tovel resta un luogo magnifico ed incredibilmente vario. Un amante della fotografia si può sbizzarrire in mille composizioni diverse: nessuna sarà uguale alla precedente. Si possono cercare riflessi dappertutto e i colori cambiano con il cambiare del punto di vista, proseguendo il percorso intorno al lago. Ci sono luoghi dove l’acqua è scura come la pece e altri dov’è chiara che sembra di essere in una località di mare con la sabbia bianca. Questa è stata la mia prima visita al lago e, anche se non l’ho visto durante stagioni diverse, devo dire che in autunno i colori sono bellissimi.

Il percorso intorno al lago è abbastanza semplice, si tratta di un sentiero di terra e ghiaia al confine con un bosco: io l’ho fatto con le scarpe da ginnastica senza problemi. In un punto diventa un po’ diffice per via di alcuni dislivelli un po’ ripidi, ma niente di esagerato. Ci sono varie spiaggette e un prato dove si può fare pic-nic.

In fondo alla pagina lascio le indicazioni per raggiungere il luogo. Prima di arrivare al lago, si entra con la macchina nel parco naturale Adamello-Brenta, dove si pagano 6€ per il parcheggio giornaliero. Parcheggiata la macchina, si vede questo Chalet Tovel molto bello, con brioches molto buone, ma dove non vogliono condividere la password del wifi: “è solo per i clienti dell’albergo!”

Vi lascio qualche foto del lago: mi sono divertito a giocare con i riflessi e a capovolgerne qualcuna!

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Come arrivare: