Vi lascio qualche consiglio su come arrivare a Burano da Venezia e cosa vedere in quest’isola coloratissima!

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Come arrivare a Burano

Innanzitutto, cosa che non ho trovato facilmente su altri blog che parlano di Burano, voglio parlarvi dei prezzi.
E non sto parlando dei prezzi per mangiare o prendere un caffè, che tutto sommato sono normali e anzi bassi se confrontati a Venezia, bensì delle soluzioni per raggiungere l’isola partendo dal capoluogo veneto.
L’unica soluzione in realtà, a meno che non abbiate a disposizione una barchetta privata: il vaporetto. Se non si è residenti a Venezia è costosissimo: 7.50€ per 75 minuti di navigazione.

Il vaporetto da prendere è il numero 12, da Fondamente Nove, vicino a Piazzale Roma, usciti dalla stazione Venezia Santa Lucia a destra e in fondo.
Ci mette 45 minuti per arrivare fino a Burano, quindi con un biglietto solo non ce la si fa, perciò minimo bisogna prenderne un altro e siamo a 15€. Se poi volete visitare anche un’altra isola, tipo Murano o Torcello dovrete fare un altro biglietto ancora!
Il comune propone un biglietto giornaliero del costo di 20€, che secondo me è la soluzione migliore.

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Il vaporetto in un sabato di fine aprile

Io in realtà, grazie ai consigli che alcuni di voi mi hanno dato su Instagram, ho acquistato la Carta Venezia, che ora si chiama Venezia Unica City Pass: è una tessera che permette di avere sconti e agevolazioni nella città, dai musei fino appunto ai trasporti.
Vale 5 anni e con questa è possibile aquistare il biglietto per il vaporetto a 1.50€. I prezzi della carta sono i seguenti:

  • € 10 per i residenti nel Comune di Venezia
  • € 20 per i residenti nella Regione Veneto
  • € 50 per i residenti al di fuori della Regione Veneto

Diciamo che è un investimento a lungo termine!

Cosa vedere a Burano

Finita la parte noiosa ma necessaria, vi dico cosa vedere su quest’isola: tutto e niente!
Mi spiego meglio: ci sono certamente delle cose da vedere: il campanile storto, il museo dei merletti, la casa di Bepi, il pozzo.
Ma la cosa più bella di tutte è perdersi ed entrare nelle stradine lunghe, strettissime e coloratissime di quest’isola.

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Non c’è modo migliore per meravigliarsi dei mille colori delle casette, sbucare nelle piazze con file di panni stesi e ritornare nella via principale, affollata dai turisti.

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E poi di nuovo dentro alle stradine, incontrare signore anziane che lavorano i merletti (quelli originali dicono loro), trovare altri panni stesi e ancora colori.

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C’è anche da assaggiare il dolce tipico, il Bussolà Buranello, più precisamente nella variante Esse di Burano: è tipo una pasta frolla un po’ più dura e più aromatica (rum e vaniglia), buona!

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Non ho resistito e ho dato un morso prima di fotografarlo!

 

Un’altra cosa che ho apprezzato sono le molte fontanelle sparse qua e là, permettono ai visitatori di riempire le borracce e dissetarsi, utile nei mesi più caldi!

Bellissimi tutti questi colori ma … perché le case sono così colorate? Leggendo qua e là ho trovato che una spiegazione: durante la stagione invernale, Burano viene avvolta dalla nebbia e l’unico modo che avevano i pescatori di riconoscere la propria casa era dipingerla di un colore vivace.

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Prezzo del vaporetto a parte, vale assolutamente la pena fare una gitarella a Burano se siete nei paraggi di Venezia, magari includendo nella visita anche qualche altra isoletta.
Secondo me poi bisogna restare sull’isola fino al tramonto e fare aperitivo con uno spritz e del pesce fritto, aspettando che il sole scaldi i colori sopra la laguna. La prossima volta voglio fare così!

 

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