Insetti giganti, fotografati con una tecnica molto particolare.
Sono passati tanti anni dall’ultima volta che sono entrato nel Museo di Storia Naturale di Verona: avevo circa 7 anni, in uscita con la mia classe delle elementari.
Non avrei mai pensato di ritornarci per andare a vedere una mostra sugli insetti. Insetti extra-large.
Si tratta in realtà di una mostra di fotografia, nata dalla collaborazione tra il Centro Internazionale di Fotografia e il Museo di Storia Naturale.
Decine di insetti minuscoli sono stati fotografati da Marcel Clemens, astrofisico, che ha utilizzato un metodo inusuale ma molto efficace per non farsi sfuggire nemmeno un dettaglio di questi animali piccolissimi: ha fissato una comune macchina fotografica ad un supporto stabile e ha utilizzato un obbiettivo da 180mm dove ha montato un obbiettivo da microscopio.
Marcel ha scattato un’immagine dopo l’altra, spostando di volta in volta il fuoco di pochi micron, per catturare ogni dettaglio della superficie del corpo dell’insetto. Tutte le immagini vengono poi unite in post produzione, un lavoro lungo e minuzioso che permette di ottenere immagini in altissima definizione, che possono essere stampate in una scala diversa da quella reale: i pannelli raggiungono anche 4 metri di altezza!
Quello che più colpisce della mostra, sono le forme, le luminescenze che le corazze di questi insetti hanno: un caleidoscopio di colori diversi e affascinanti.
La mostra inizia all’ingresso di Palazzo Pompei, e continua in una sala al piano superiore del museo a cui si ha accesso passando per le varie sale permanenti del museo: un’occasione per visitare la collezione che vanta più di 3.000.000 esemplari tra fossili, minerali e animali.
Non essendo un fan sfegatato degli insetti, anzi, pensavo che la mostra mi avrebbe fatto un certo che, in realtà sono rimasto affascinato da tutti questi colori e dettagli e il fatto che questi insetti siano fuori dal loro contesto aiuta a superare la fobia. Non sono certo mancati dei pensieri sulla possibile rianimazione di questi insetti in formato extra large, ma ho provato a non pensarci!
Al di là della mostra di per se, il museo ha dei pro e contro.
Palazzo Pompei è molto bello, un edificio della metà del 500 realizzato da Michele Sanmicheli. La disposizione nelle sale del museo è un po’ anni ’70, grandi teche piene zeppe di pezzi antichi disposti in modo non molto organizzato, ma da un lato affascinante, per via delle targhette ingiallite con i nomi e le classificazioni scritti a macchina.
Anche l’introduzione alle sale non è molto efficace, più volte ho avuto più difficoltà a trovarla.
Qualche video interattivo sarebbe più coinvolgente e chiarificante.
In ogni caso, la mostra di Clemens mi è piaciuta molto, e consiglio di andare a darci un’occhiata, anche se come me non siete fans degli insetti.
Un’occasione per familiarizzare con questi animaletti e guardarli da vicino senza che saltino all’improvviso o volino ronzando qua e là.
La mostra è aperta al pubblico dal 21 ottobre 2017 al 1 marzo 2018, da lunedì a giovedì dalle ore 9 alle 17, sabato e domenica dalle ore 14 alle 18.
La biglietteria chiude mezz’ora prima dell’orario di chiusura. Chiuso il venerdì. Chiuso Natale e 1 a gennaio.
La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso al Museo:
intero: € 4,50; ridotto gruppi, anziani (over 60) e studenti € 3,00; ridotto scuole/ragazzi
8-14 anni (solo accompagnati) € 1,00.
Ogni prima domenica del mese alle ore 16 visita guidata gratuita alla mostra (inclusa nel
biglietto d’ingresso speciale a 1,00 € previsto dal Museo).